MATSYENDRA – DIO DEI PESCI
Matsya Purāṇa, il più antico testo vedico la cui composizione risale oltre
I Millennio Avanti Cristo. Il testo sacro narra le gesta del Signore dei Pesci, come spesso accade la traduzione non rende giustizia all’importanza di Matsya, personaggio mitologico molto importante, colui che divulgò lo yoga al genere umano.
La storia narra che Shiva decide di scendere dal monte Kailash dove si era ritirato a meditare per ben diecimila anni.
Sua moglie Parvati, contenta di rivederlo, prepara per l’occasione un bel pranzo in riva al fiume. In questa occasione Shiva annuncia alla sposa che la meditazione lo ha portato a scoprire la più incredibile delle arti, il segreto dell’universo stesso, la fonte di unione tra l’individuo e la divinità: lo yoga.
In alcune versioni del racconto a questo punto Parvati fa capire di conoscere già di cosa si tratti e di aver già praticato questa arte.
Questo dettaglio, che cioè Parvati già conosca lo yoga, è inserito ad arte per ribadire la duplice origine e la duplice potenza dello yoga, maschile, ma anche femminile. Ha-ta, il sole e la luna.
Shiva inizia quindi a raccontare dello yoga a Parvati.
Proprio in quel momento passa nel fiume il signore dei pesci, Matsya,
ascoltando la perfetta narrazione del padre dello yoga viene istantaneamente illuminato in questa arte, Shiva si accorge della sua presenza e gli schizza dell’acqua addosso con l’intento di scacciarlo. Il pesce acquista una forma umana e, da quel momento viaggia per l’India insegnando i sacri principi dello Yoga.
Questo mito è strettamente legato alla storia delle origini dello Yoga e si pensa che Matsyendra sia realmente esistito e che sia stato, in tempi molto antichi, il fondatore dell’Hatha Yoga insieme al suo allievo Gorakhnāth .In seguito il discepolo Svātmārāma nel XV secolo scrive il primo testo:
Hathayoga Pradīpikā.